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Come accennavamo già nel capitolo precedente, i cascinali erano già in uso da secoli nel nostro Paese, e ancora più indietro con la storia la presenza della cascina a corte si trovava nella villa rustica romana e nella grangia cistercense medioevale.
Nel decimo secolo, risalgono le prime strutture cascinali trasformate successivamente a corte, le prime risalgono al XIII secolo.
La massima evoluzione delle cascine si ebbe tra il 1700 e il 1800, dove tuttora sono presenti edifici rurali dell'epoca; già dalla prima metà del '700 le cascine si diffusero data la loro struttura che era ideale per la razionalizzazione della produzione.
Tutt'ora i più antichi cascinali presenti risalgono al 1400, e in effetti a partire già dal XV secolo, compaiono le prime cascine così come le conosciamo noi oggi.
In passato quando la Chiesa perdette i propri terreni agricoli i diversi monasteri presenti sul territorio si trasformarono in cascine, come quelli che oggi sono presenti nella provincia milanese.
Intorno al '900 i cascinali sono stati abbandonati, questo evento è dovuto all'abbandono progressivo delle campagne stesse e l'avvicinamento delle popolazioni nei centri urbani; oggi è possibile vedere l'evoluzione dei cascinali che si sono trasformati in scuole, edifici comunali, parrocchie, villette a schiera, ristoranti e alberghi. Tuttavia rimangono numerosamente diffusi nelle campagne, anche se i contadini preferiscono vivere nei centri abitati.
Molto spesso è facile trovare cascine decisamente grandi che al loro interno vendono prodotti agricoli, all'inizio del 2000 era possibile trovare cascine solo nella provincia milanese, ora invece sono sparse per tutta l' Italia, inoltre è possibile oggi vedere come i cascinali si siano trasformati in strutture completamente diverse adibite per altri usi come per esempio in agriturismi, dove è possibile sostare e assaporare i prodotti agricoli coltivati al suo interno.
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